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Invecchiamento in Europa – Seconda Parte

invecchiamento

La Comunità europea per l’invecchiamento

Proseguendo l’esposizione dei quesiti posti da AGE ai candidati commissari (link) oggi la seconda parte

2 Investire in vita più sana
Sia il semestre europeo che il Patto di crescita e stabilità hanno un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini in particolare attraverso l’influenza che hanno sui bilanci sanitari nazionali. Dal lancio dell’euro, regole chiare per garantire finanze pubbliche sane sono in vigore nella forma del patto di stabilità e crescita (PSC), che fissa i limiti ben noti per i disavanzi di bilancio pubblico al 3% e il debito sovrano al 60% del PIL. Nel 2011 la Commissione ha proposto due ulteriori regolamenti per rafforzare la zona euro sorveglianza di bilancio. Questo pacchetto di riforme, il cosiddetto ‘Two-pack’, è entrato in vigore il 30 maggio 2013 in tutti gli Stati membri dell’area dell’euro. Nel quadro del Semestre europeo, anche gli Stati membri ricevono annualmente raccomandazioni specifiche per paese che mettono pressione sulla maggior parte di loro per riformare i loro sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine in vista dell’invecchiamento della popolazione. Lanciato nel novembre 2010 nella cornice dell’Unione dell’innovazione, il partenariato europeo per l’innovazione sull’invecchiamento attivo e in buona salute (EIP AHA) è stato scelto come pilota per affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione. Si fissa un obiettivo di aumentare la durata della vita in buona salute dei cittadini dell’Unione europea di due anni entro il 2020, e mira a perseguire una tripletta per l’Europa da: (i) migliorare la salute e la qualità della vita degli anziani, (ii) migliorare la sostenibilità e l’efficienza dei sistemi di assistenza e (iii) la creazione di crescita e opportunità di mercato per le imprese. Per questo aspetto l’AGE raccomanda che secondo l’OMS, gli ambienti fisici e sociali sono fattori determinanti al che le persone possono rimanere in buona salute, indipendenti e autonome a lungo nella loro vecchiaia. Promuovere ambienti età-friendly (AFE) è uno degli approcci più efficaci per rispondere ai cambiamenti demografici e aumentando l’indicatore di anni di vita in salute. Questo obiettivo contribuisce a creare nuovi posti di lavoro in settori innovativi e ad abbassare la pressione di dipendenza degli anziani per le finanze pubbliche responsabilizzando le persone a lavorare più a lungo, in migliore salute fisica e mentale, rimanere attivi nella loro comunità come cittadini e consumatori, vivere autonomamente a casa e godere di una buona qualità della vita nella loro vecchiaia. AGE ritiene che sia necessario un cambiamento di paradigma tra ciò che è visto come una spesa e gli investimenti. Infatti per il momento le autorità locali, regionali o nazionali di finanziamento considerano gli sforzi intesi a migliorare gli ambienti fisici e socialicome un costo, mentre l’età ritiene che dovrebbe essere considerato come un investimento in quanto ambienti età-friendly creano nuovi posti di lavoro e alleviare l’onere per gli assistenti informali permettendo loro di rimanere attivi sul mercato del lavoro. Al candidato Commissario AGE chiede:
• Che cosa pensate di fare per promuovere gli investimenti in ambienti di età-friendly e servizi sanitari innovativi e di assistenza a lungo termine in tutta l’UE per migliorare l’aspettativa media di anni di vita in buona salute a livello UE e affrontare le disuguaglianze sanitarie esistenti tra i paesi dell’UE?
• Vuoi sostenere un Patto sul cambiamento demografico che miri a riunire le autorità locali e regionali e le altre parti interessate,  industrie, comprese le PMI, centri di ricerca, università, organizzazioni della società civile, per collegare, beneficiare di ogni altra esperienza e lavorare insieme per promuovere iniziative sul AFE in tutta l’UE?

(continua domani con la terza ed ultima domanda)

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