Uno strepitoso Piccoli, diretto da un ormai maturo Moretti (autore, regista ed interprete), con una possibile vicenda: la crisi esistenziale dell’uomo-papa. Può darsi che ai credenti appaia blasfemo, dissacratorio ed irrispettoso. Tutt’altro. E’ proprio la rappresentazione della fragilità umana a rendere straordinario il film. Chi meglio del papa, simbolo del Cristo in terra? Le paure, l’ansia, l’angoscia esistenziale trovano espressione nel momento in cui il papa deve assumere il proprio ruolo di “pastore”. La fuga dal Vaticano e l’aggregazione alla compagnia di attori saranno la ricerca di un senso alla propria vita. Che potrebbe essere la libertà, come lascia supporre la commedia in cui reciterà il papa: il Gabbiano di Cechov.
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