Categorie
Senza categoria

8 marzo: una donna con gli attributi

Anni fa una giovane neurologa lavorava al Centro San Paul di Marsiglia. Con il professor Gastaux si occupava di bambini epilettici. Immaginate l’ambiente: cerebropatici con vari gradi di invalidità, con crisi spesso intrattabili, indistinguibili ai più. Non a lei. Con pazienza, attenzione, spirito di osservazione ed intuito riuscì ad individuare un pattern tipico. Crisi toniche spesso unilaterali e con febbre, assenze, ritardo dello sviluppo psicomotorio, turbe del linguaggio, del comportamento, disturbi del sonno, atassia. Dopo le sue prime segnalazioni la comunità scientifica convenne sulla validità dell’osservazione e la sindrome prese il suo nome: sindrome di Dravet. Puo andarne fiera Charlotte Dravet, nata nel 1936. Una delle poche donne ad aver legato il suo nome ad una malattia. Giusto riconoscimento al suo spessore: scientifico, culturale e personale. Ancor più se si considera che la sindrome ha un origine genetica. Studi sofisticati, in laboratorio, hanno confermato la bontà dell’osservazione della scienziata. Ho avuto il piacere di conoscerla di persona e di trascorrere qualche ora in sua compagnia. E’ stata la protagonista della Giornata delle donne 2009. In quell’occasione è stata insignita del Premio Trotula de Ruggiero, iniziativa che si svolge da qualche anno presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno. Ritagliò un paio d’ore di tempo prima di ripartire, per motivi di lavoro perchè ancora oggi è stimata e richiesta professionista. Andammo a prenderla in albergo e la trovammo sul Lungomare intenta a fotografare la costiera e le onde del mare che si frangevano su Piazza della Concordia. Volle visitare il Duomo ed era curiosa di sapere tutto il possibile sul nostro gioiello cittadino. Minuta, sorridente, una persona autentica e vera che mi piace raccontare in questo Otto Marzo, oggi più che mai significativo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.