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Un taglio alle liste (d’attesa)

Su Neurosal ho fornito un ampio resoconto sulle decisioni  della Conferenza Stato Regione circa il “Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2010-2012”.

Riusciranno le misure adottate a contenere quelle attese interminabili con le quali troppo spesso in tanti devono combattere? Staremo a vedere. Per quanto mi riguarda da anni cerco di far capire, a tutti i livelli dall’amministrazione ai colleghi, dal personale di supporto ai pazienti, che è necessaria un’azione coordinata, mirata e continuativa in grado di soddisfare davvero i bisogni.

Benvengano quindi la suddivisione in classi di priorità temporale (una specie di “codici” quali quelli del Pronto Soccorso), l’individuazione di prestazioni da monitorare,  la realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici preferenziali per le patologie cardiovascolari e oncologiche, i pacchetti ambulatoriali complessi e il potenziamento del day service. Magari entro i sessanta giorni previsti dal piano.

Il timore è che, specie nella nostra realtà gia così condizionata dal deficit, non solo non se ne faccia nulla ma che adirittura ci troveremo ad ulteriori tagli quali penalizzazioni per le inadempienze, previste dal piano. Temo pure che aver puntato tutto su cardiovascolare ed oncologico sia il preludio a tagli su altri settori altrettanto cruciali. Tra questi il cervello e le sue malattie.

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