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Neurologia

Risonanza magnetica nel Parkinson

 

Pubblicato su Movement Disorder un articolo (link) sull’utilizzo della risonanza magnetica nella Malattia di Parkinson. Fino a poco tempo fa la risonanza magnetica convenzionale nella malattia di Parkinson il più delle volte era negativa o mostrava risultati aspecifici. Ma i recenti sviluppi della RMN strutturale (rilassometria, trasferimento di magnetizzazione e imaging della neuromelanina) riescono a migliorare il contrasto e consentono una visualizzazione più accurata dei nuclei cerebrali profondi, in particolare la substantia nigra. Nel frattempo, l’imaging di diffusione ha fornito utili biomarcatori di degenerazione della substantia nigra, mostrando una riduzione dell’anisotropia e la connettività anatomica con il corpo striato e il talamo. Questi progressi nella diagnostica per immagini strutturale sono completate dai risultati degli studi di risonanza magnetica spettroscopica sul metabolismo cerebrale e di risonanza magnetica funzionale.

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