“Volevo solamente ricordarle che ho il diritto di disporre della mia vita. L’uomo può disporre della propria vita, no? Questo diritto, Lei me lo riconosce?”
La (dott.ssa) Doncova guardava la cicatrice sinusoide e scolorita sul viso di Kostoglotov e taceva.
Egli proseguì: “Lei parte subito da una premessa sbagliata: una volta che il paziente è entrato qui dentro, siete voi che pensate per lui. Pensano per lui le vostre istruzioni, i vostri conciliaboli, il programma, il piano e l’onore del vostro istituto ospedaliero. E anche qui, come al campo, io sono un granellino di sabbia, anche qui non c’è nulla che dipenda da me”:
“Prima dell’operazione la clinica richiede il consenso scritto dei pazienti”, gli ricordò la Doncova
Reparto C. di Aleksandr Solzenicyn