In questo studio, pubblicato su Neurology (link) i ricercatori hanno utilizzato il livello di istruzione di 52 pazienti per misurare la loro riserva cognitiva. Allo scopo sono state utilizzate la scansione PET del cervello per misurare il livello di glucosio e il dosaggio nel liquido cerebro spinale di amiloide beta42 (Aβ42). Nell’Alzheimer uno dei primi cambiamenti è un ridotto utilizzo del glucosio cerebrale, e, in generale, più basso è il glucosio cerebrale più avanzato è l’Alzheimer. Tuttavia le persone con maggiore scolarizzazione hanno livelli più bassi ma “funzionano” meglio. Questo consente di affermare che esiste una riserva funzionale che, almeno nelle prime fasi, consente di compensare il deficit cognitivo.
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