L’FDA (Food and Drug Administration) afferma che la rasagilina (Azilect) non riesce a rallentare la progressione della malattia di Parkinson. La rasagilina è un inibitore delle MAO-B ed aumenta i livelli di dopamina inibendo la monoamino ossidasi B, enzima che metabolizza la dopamina. Allo stato la sostanza viene utilizzato sia da sola che insieme ad altri farmaci. Sebbene il produttore, TEVA, abbia affermato che la dose di 1 mg di rasagilina (nello studio clinico ADAGIO) e la dose di 2 mg di rasagilina (nello studio clinico TEMPO) potrebbero avere un effetto modificanti la malattia l’analisi dell’FDA (link) afferma che se si esaminano con attenzione i dati pubblicati non viene dimostrato quanto affermato. In quindici studi la rasagilina ha determinato una riduzione moderata dei sintomi. Essa ha causato una moderata riduzione del tempo in “off” in quattro di questi studi. L’effetto del trattamento era ancora evidente sei settimane dopo la sospensione del farmaco. In uno di questi studi la rasagilina è stata più efficace della selegilina, che è un altro inibitore MAO-B. Tuttavia questi studi, afferma l’FDA non hanno dimostrato alcun rallentamento della progressione della malattia di Parkinson. Non sono infine mancati frequenti effetti collaterali cardiovascolari o psichiatrici.
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