Se il settantuno percento dei medici americani utilizza smartphone e tablet per l’esercizio quotidiano della professione medica in Italia un uso prevalente dello strumento informatico sembra essere patrimonio dei pazienti. E’ quanto emerge da un rapporto del Censis dal quale si evince che il 32,4% delle persone trae informazioni dal web. Al tempo stesso cala la fiducia nei mass media tradizionali. Al 48,5% degli italiani appare eccessivo lo spazio dedicato ai temi legati al benessere, agli stili di vita e alla bellezza. mentre al 65% delle persone appare scarso quello dedicato alle malattie rare e alla ricerca”. Altri difetti della comunicazione sanitaria sui mass media sono dati dalla complessità delle informazioni fornite (33,3%), l’enfatizzazione dei rischi per situazioni con un impatto reale minimo (31,1%), la carenza di informazioni pratiche (27,2%), l’eccessiva enfasi su trattamenti ancora sperimentali (15,8%), il mancato aggiornamento (15%). La conseguenza è che meno di un terzo degli italiani traduce in pratica le informazioni raccolte attraverso i mezzi di comunicazione, solo il 17,2% modifica il proprio stile di vita, il 15,3% decide di provare nuovi farmaci o prodotti, l’8,6% di sottoporsi a un controllo medico.