Pubblicato su Brain (link) un articolo che ha esaminato l’attivazione cerebrale in 18 giocatori d’azzardo patologici confrontati con 20 soggetti sani. Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo caratterizzato da un desiderio persistente e compulsivo di impegnarsi in attività di gioco. Secondo alcuni questo comportamento disadattivo deriva da una diminuita sensibilità alla ricompensa, indipendentemente dal tipo di ricompensa. In alternativa, il gioco d’azzardo patologico potrebbe riflettere uno squilibrio nella sensibilità agli incentivi monetari rispetto a quelli non-monetaria. Gli Autori hanno confrontato le risposte cerebrali del gruppo studiato mentre erano impegnati in un compito di incentivo semplice manipolando sia premi monetari che erotici visivi. Durante l’attesa della ricompensa lo striato ventrale dei giocatori d’azzardo patologici ha mostrato una risposta differenziale agli stimoli monetari rispetto a quelli erotici, nel senso di una attenuazione della reattività ai segnali che predicono stimoli erotici. Questa risposta differenziale correlava con la gravità dei sintomi di gioco d’azzardo e procedeva di pari passo con una ridotta motivazione comportamentale per i premi erotici. Durante la ricompensa è stata ulteriormente reclutata una regione della corteccia orbito-frontale posteriore in risposta alle ricompense erotiche in entrambi i gruppi ma solo nei gambler con le ricompense monetarie. Questi risultati indicherebbero una diversa sensibilità nel gioco d’azzardo patologico alle ricompense monetarie rispetto alle non-monetarie, sia a livello motivazionale che edonistico. Tale squilibrio potrebbe creare un pregiudizio verso le ricompense monetarie, con potenziale promozione di comportamenti di gioco compulsivo.
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