Pubblicato su Neurology un articolo (link) che descrive le possibili influenze dell’allele APOE ε4 e dell’aumento della β-amiloide cerebrale sul declino della memoria negli adulti sani più anziani, anche se non è chiaro come possano determinare le modifiche cognitive. Nello studio 141 adulti anziani (età media 76 anni), sani e cognitivamente normali sono stati sottoposti a neuroimaging PET per beta-amiloide cerebrale, genotipizzazione APOE e valutazione cognitiva. La funzione cognitiva è stata rivalutata 18 mesi più tardi. Al termine dello studio è stato osservato che le persone che al basale presentavano una più elevata beta amiloide cerebrale mostravano una riduzione significativamente maggiore della memoria di lavoro verbale e visiva e della memoria episodica a 18 mesi. I portatori di APOE ε4 hanno mostrato un calo maggiore della memoria visiva rispetto ai non portatori. Non sono state infine riscontrate interazioni tra APOE ε4 e quantità di beta amiloide cerebrale in nessun dominio cognitivo.
L’APOE4 influisce molto meno del livello di beta amiloide sul declino cognitivo delle persone anziane normali. La memoria decade più rapidamente nei primi che non i quelli geneticamente predisposti ad Alzheimer. Altro dato di rilievo il ruolo che l’imaging amiloide sta assumendo come marcatore nella malattia di Alzheimer preclinico.