Pare che il Ministro abbia dichiarato la possibilità di rimodulare i tagli alla Sanità a condizione che si sigli il Patto per la Salute entro il 30 luglio. In altri termini il fondo resta uguale e saranno le Regioni a decidere in quali settori devono usare la mannaia ed in quale il ricamo. In pratica non cambia nulla e i responsabili regionali della Sanità hanno già dichiarato che il criterio non puo’ essere quello orizzontale, ovvero tagli uguali per tutti, ma va ricercata”una forma di perequazione e di equilibrio … e che le regioni virtuose vanno in qualche modo tutelate, perche’ oltre il fondo del barile non si puo’ scavare”.
Intanto il Patto per la salute diventa sempre più un pattino, sia in senso diminuitivo che figurativo, slittando dal 30 aprile 2012, come stabilì Tremonti, al 31 ottobre e ora, a sorpresa, l’anticipo del termine al 30 luglio,