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Neurologia

Il DAT-scan può prevedere l’evoluzione della malattia di Parkinson

  • Autore articolo Di alfamag
  • Data dell'articolo 3 Ottobre 2012
  • Nessun commento su Il DAT-scan può prevedere l’evoluzione della malattia di Parkinson

Allo scopo di valutare l’ipotesi circa il possibile valore prognostico del DAT scan gli autori di un lavoro pubblicato su Movement Disorder (link) hanno valutato prospetticamente una coorte di 491 persone con diagnosi de novo di malattia di Parkinson. Le persone sono state seguite per 5,5 anni, con una durata media di diagnosi di 6.3. Un basso legame striatale al basale è risultato indipendentemente associato a una maggiore rapidità di progressione dei sintomi e a maggiore gravità della malattia, soprattutto per segni quali la disabilità motoria, l’instabilità posturale e le cadute, il deterioramento cognitivo, le psicosi e sintomi depressivi clinicamente importanti. I soggetti con legame striatale nel quartile più basso, rispetto al quartile più alto, avevano un odds ratio di 3,3 per il decadimento cognitivo e 12,9 per la psicosi.

  • Tag Alfonso Mauro, cadute, DAT, demenza, depressione, deterioramento cognitivo, diagnosi, disabilità motoria, esperti, instabilità posturale, malattia di Parkinson, medici, neurologo, odds ratio, ospedale, prognosi, progressione, psicosi, Salerno, San Leonardo, Scan, striato

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