Negli ultimi tempi è aumentata l’attenzione ai problemi non motori della malattia di Parkinson. Non solo tremore e rallentamento dei movimenti riescono a disturbare la vita dell’ammalato ma anche una miriade di segni spesso trascurati in precedenza. Disturbi gastro intestinali, del sonno, delle funzioni genito urinarie, dell’olfatto ed altri ancora cominciano ad essere attentamente ricercati ed esaminati anche utilizzando scale specifiche quali la NMSS (Non-Motor Symptoms Scale). Al fine di valutare se questi sintomi sono più evidenti nelle persone con Parkinson rispetto alla popolazione anziana generale è stato effettuato uno studio prospettico caso-controllo per valutarne la frequenza e la gravità. Allo scopo sono stati esaminati 174 pazienti con malattia di Parkinson e 128 controlli appaiati per età. Il risultato ha evidenziato che i sintomi non motori nella malattia di Parkinson sono onnipresenti, più frequenti e più gravi rispetto al normale invecchiamento, in particolare nelle donne. In particolare sono più coinvolti l’apparato cardiovascolare, l’umore, il cognitivo, la percezione e le allucinazioni, indipendentemente dall’età del paziente.
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