Si è tenuta a Londra, dal 7 al 10 marzo, la 27^ Conferenza Internazionale sull’Alzheimer. Molti ed interessanti gli argomenti affrontati. Tra gli altri sono stati presentati i risultati preliminari di uno studio sull’effetto di un intervento educativo progettato per migliorare la gestione delle cure primarie che ha mostrato un miglioramento nelle valutazioni funzionali, ma poche differenze nel numero di pazienti diagnosticati. Un altro studio ad interim dimostrerebbe che la compromissione cognitiva e la disabilità possono essere prevenute attraverso la gestione dei fattori di rischio vascolare e dello stile di vita, in particolare la riduzione di peso, dell’indice di massa corporea (BMI) e dei livelli di colesterolo LDL. Anche gli interventi di potenziamento dell’apprendimento e di stimolazione cognitiva hanno dimostrato una loro utilità nel rallentare l’evoluzione della malattia
Categorie