Presentato, nel corso del Forum della Pubblica Amministrazione che si conclude oggi a Bologna, il rapporto ICity Rate con la classifica delle città intelligenti d’Italia, quelle più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili. Ai primi posti Bologna, Parma e Trento. Purtroppo anche questo rapporto evidenzia un’Italia divisa in due, con un netto predominio del Centro-Nord in tutte le dimensioni analizzate: economia, ambiente, governance, qualità della vita, mobilità, capitale sociale. La Top Ten vede, nell’ordine, Bologna, Parma, Trento, Firenze, Milano, Ravenna, Genova, Reggio-Emilia, Venezia e Pisa, La prima città del Sud è Cagliari (43° posto), seguita da Lecce (54°) e Matera (58°). Fanalino di coda sono Caltanissetta, Crotone ed Enna. Salerno è al 67° posto della classifica generale, poco consola il fatto che è la prima città Campana e la quinta del Sud (dopo Cagliari, Lecce, Matera e Cosenza). Dolenti le note per quanto riguarda le dimensioni living (92° posto) e people (85° posto). Per living viene intesa la qualità della vita attraverso gli investimenti in cultura e welfare e l’offerta di servizi di vario tipo, dagli asili nido alle biblioteche comunali, dai consultori alle strutture per anziani, fino ai cinema. Pesano nella classifica, il numero di persone sotto la soglia di povertà, il tasso di emigrazione ospedaliera, l’inserimento sociale degli immigrati, la criminalità diffusa. Nella dimensione People vengono valutati il livello di istruzione e l’abbandono scolastico, il numero di donne che lavora e che ricopre cariche all’interno dell’amministrazione, la presenza di studenti stranieri, la partecipazione politica, il coinvolgimento in associazioni di volontariato, la lettura dei quotidiani e la partecipazione ad eventi culturali. Tutti aspetti che definiscono se i cittadini di una città sono attivi e partecipi e se la città riesce a valorizzare il suo capitale sociale.