Pubblicato su Neurology un articolo (link) relativo a 311 pazienti reclutati per il PPMI, iniziativa internazionale finanziata dalla Michael J.Fox Fundation e tesa ad identificare eventuali biomarcatori di malattia. L’estrapolazione dei dati relativi all’accertamento della presenza o meno di disturbo del controllo degli impulsi ha mostrato che non c’è una differenza significativa tra pazienti di prima diagnosi e i 143 soggetti sani di controllo. Le frequenze erano: gioco d’azzardo (1,2% vs 0,7%), shopping patologico (3,0% vs 2,1%), comportamento sessuale (4,2% vs 3,5%), alimentazione (7,1% vs 10,5%), atti compulsivi (4,8% vs 2,1%), hobby (5,4% vs 11,9%), Walkabout (0,6% vs 0,7%), e qualsiasi altro controllo degli impulsi o comportamento correlato (18,5% vs 20,3%). Nei modelli multivariati, la diagnosi di malattia di Parkinson non è associata a nessun sintomo di controllo degli impulsi o comportamenti correlati ( p ≥ 0,10 in tutti i casi).
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