Iniziato oggi a Salerno, presso il Grand Hotel, il III Congresso LIMPE-DISMOV. Il professore Paolo Calabresi ha esposto gli highlights sulla malattia di Parkinson con particolare riguardo alla fatica, al freezing e alle discinesie. Per quanto riguarda il freezing sembrano essere importante la riduzione dei livelli di inibitori delle colinesterasi a livello corticale e l’aumento […]
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Anno inquietante, il 2012, anche per la ricerca di una terapia per l’Alzheimer. Il fallimento, dichiarato dalle aziende produttrici, di solanezumab e bapineuzumab, aveva quasi fatto tramontare l’ipotesi amiloide come bersaglio principale dei trattamenti. Nemmeno gli inibitori delle secretasi e l’immunoterapia sembravano essere efficaci. Ciò ha indotto a ritenere che quando compaiono i sintomi la beta […]
Pubblicato su Archives of Neurology un articolo (link) sull’utilizzo del bapineuzumab nell’Alzheimer. In due studi di fase 2, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, con farmaco verso placebo sono stati arruolati quarantasei pazienti con malattia di Alzheimer lieve o moderata. Di questi pazienti diciannove hanno ricevuto placebo e ventisette bapineuzumab. L’analisi combinata del liquor ha evidenziato […]
Proseguendo la lettura dell’articolo di Jim Schnabel su Nature (link) si evidenzia come, nel capitolo vaccini, ci sono anche problemi di costo e disponibilità. In questi studi le IVIg sono infuse ad alte dosi ogni due settimane ma i pazienti potrebbero averne bisogno per il resto della loro vita, ad un costo di migliaia di […]
Scrive Jim Schnabel su Nature (link) “dopo un decennio di delusioni, nuove speranze per un vaccino contro l’Alzheimer che migliori i sintomi e prevenga la malattia“. L’utilizzo dei formidabili poteri del sistema immunitario per attaccare una delle proteine del proprio corpo può sembrare un approccio rischioso. Ma ciò è quello che quasi tutti i vaccini, o […]
L’articolo di Sam Gandy su Nature (link) prosegue affermando che il problema sulla quantificazione dell’efficacia della terapia contro l’amiloide è stato superato nel 2004 utilizzando la tomografia ad emissione di positroni. L’Alzheimer può iniziare 20 anni prima che la mente mostri segni di deficit cognitivo. Ed è qui che il settore si è fermato per sei anni. Poi, nel 2010, ricercatori dell’Università […]
L’articolo di Sam Gandy su Nature (link) dal titolo Perspective: Prevention is better than cure affronta la tematica della prevenzione, arma inportante e forse decisiva nella lotta all’Alzheimer. Infatti i tentativi di riduzione della β-amiloide nel cervello ancora non mostrano benefici clinici. La più grande speranza è iniziare il trattamento in fase precoce. Nel 1907, lo psichiatra bavarese Alois Alzheimer pubblicò […]