Un articolo pubblicato su Neurology (link) suggerisce che le diverse presentazioni cliniche di Alzheimer sono l’espressione di un diverso fenotipo di varianti neuro anatomici. Lo dimostrerebbe l’analisi dei modelli di spessore corticale condotta su 25 pazienti con atrofia corticale posteriore (PCA), 15 pazienti con afasia progressiva (LPA) e 14 pazienti con insorgenza precoce tipica di Alzheimer amnesico (TAD) nonché 30 soggetti sani di controllo. Lo spessore corticale è stato misurato utilizzando FreeSurfer e le differenze dei punti in comune nei modelli di ridotto spessore corticale sono stati valutati tra i gruppi di pazienti e controlli. Data la difficoltà di usare statistiche di massa univariate per verificare variazioni continue sono stati usati algoritmi di apprendimento automatico multivariati si da poter visualizzare lo spettro di soggetti e valutare la separazione dei gruppi di pazienti tra di loro e rispetto ai controlli. Anche se ogni gruppo di pazienti ha mostrato riduzioni di spessore corticale specifiche in confronto ai soggetti di controllo, le aree comuni di assottigliamento corticale sono stati individuate, principalmente nelle regioni temporo parietali. L’analisi multivariata ha consentito una chiara separazione tra soggetti di controllo e pazienti e la separazione tra i pazienti con moderata PCA e LPA, mentre i pazienti con TAD sono stati distribuiti lungo un continuum tra questi due estremi.
L’importanza dello studio consiste nella possibilità di riconoscere le diverse espressioni della malattia, consentirne la diagnosi precoce e la realizzazione di protocolli di trattamento attendibili su popolazioni omogenee.