Tutti i libri (o quasi) che ho letto nell’anno che finisce. Molti in ebook, sia su Kindle che su Ipad: esperienza che arricchisce il leggere. Annotazioni, evidenziazioni e condivisione on line sono, a mio avviso, i vantaggi maggiori.
- Militarmusik di Wladimir Kaminer. La fine dell’URSS attraverso gli occhi di un giovane disincantato
- L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett. Sconvolgente.
- La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Quanto c’è di Zeno in ognuno di noi?
- ACAB All cops are bastards di Carlo Bonini. Una “voce di dentro” che non può non sconvolgere.
- La camera azzurra e La pazza di Itterville di Georges Simenon. Grande personaggio, Simenon. Viveur e attento somministratore di un prodotto che si vendeva come il pane.
- Esperimento di verità di Paul Auster. Note autobigrafiche che sembrano un romanzo. Solo un grande scrittore poteva riuscire nell’impresa.
- 1Q84 Libri 1 e 2: Aprile-Settembre e 1Q84 Libro 3: Ottobre-dicembre di Haruki Murakami. Grande mestierante anche Murakami. I libri non sono un gran che ma hanno un ritmo da manga e si finisce con il leggerli entrambi.
- Programma 101 L’invenzione del personal computer: una storia appassionante mai raccontata di Perotto Pier Giorgio, Deotto Enore. Ovvero avevamo Steve Jobs in casa e non ce ne siamo accorti. Ancor più triste come l’establishment industriale italiano all’epoca fece di tutto per impedire lo sviluppo dell’industria elettronica ed informatica.
- I salici ciechi e la donna addormentata di Haruki Murakami. Una sorta di prequel di 1Q84.
- Le caramelle del diavolo di Romano Bertola. Tanto banale che avevo dimenticato di averlo letto.
- Kosher mafia di Luca Di Fulvio. Ebrei e mafiosi in un breve racconto dall’esito funesto.
- L’ultima creatività. Luci nella vecchiaia di Carlo Cristini. Non solo tristezza e desolazione, la vecchiaia può fornire ancora risorse.
- La commedia umana di William Saroyan. “Palloso” racconto americano, mediocre come il film.
- L’attentatrice di Yasmina Khadra. Sconvolgente
- La resa dei conti di Saul Bellow. Devastante. I bilanci, ad essere onesti con se stessi, sono quasi sempre negativi.
- Le braci di Sandor Marai. La vita scorre, il mondo cambia, è inutile cercare di far rivivere il passato o, peggio ancora, volerlo modificare.
- Cronosisma di Kurt Vonnegut. E anche se il passato potesse ripetersi finiremmo con il ripetere le stesse azioni, spesso stupidissime.