Dai bassifondi della politica è partito un durissimo attacco al precariato. Al di là dell’evidente autogol, l’ennesimo di un programma politico sempre più distante dai problemi della gente comune, resta lo spregio verso un mondo, quello del precariato, che spesso è portante in settori delicatissimi della società. In primis la Sanità. Piena zeppa di professionisti esperti, competenti, professionali e al tempo stesso privi dei diritti fondamentali dei lavoratori: malattia, ferie, maternità, congedi per affiornamento. Eppure impegnati nei settori cardine dell’assistenza sanitaria, quei settori che da qui a poco verranno svuotati per l’esodo di camici bianchi e il blocco del turnover.