Presentato nel recente meeting dell’American Academy of Neurology (link) un interessante poster sulla progressione della neuropatia autonomica in corso di alfa sinucleinopatie. Lo studio di tipo longitudinale ha coinvolto venticique persone con malattia di Parkinson e 8 soggetti sani di controllo simili per età e per sesso. Sono stati eseguiti esami clinici, test di funzione autonomica e biopsie cutanee da 4 siti a una prima visita e ripetuti 1 anno dopo. Le biopsie cutanee sono state colorate per PGP9.5, e α-sinucleina (sia fosforilata e non fosforilata). Il rapporto di α-sinucleina per innervazione del nervo (rapporto α-sinucleina) è stata calcolata per ogni campione. E’ stata inoltre calcolata la densità intra-epidermica (IENFD), di fibre nervose sudomotorie (SGNFD) e fibre nervose pilomotorie (PMNFD). Il rapporto iniziale di α-sinucleina è stato confrontato con il cambiamento della densità delle fibre nervose (IENFD, SGNFD e PMNFD) oltre 1 anno. Obiettivo dello studio era la valutazione della relazione tra deposizione di α-sinucleina, densità delle fibre del sistema autonomo e funzione autonomica in uno studio longitudinale di pazienti con malattia di Parkinson. Lo studio ha evidenziato che i pazienti con malattia di Parkinson avevano più alti rapporti di α-sinucleina rispetto ai controlli all’interno di nervi pilomotori e nervi sudomotori in tutti i siti ( p <0.01, tutti i siti biopsia). Elevati rapporti di α-sinucleina misurata alla visita basale sono stati correlati con una maggiore diminuzione dei SNGFD (r = -0.46, p <0.01) e PMNFD (r = -0.61, p <0,001) dopo 1 anno. C’è stata una correlazione tra alti rapporti di α-sinucleina e una maggiore diminuzione dei variabilità della frequenza cardiaca (r = 0.39; p <0.05), Valsalva Ratio (r = 0.42; p <0.05) e ipotensione ortostatica (r = 0.46; p <0.01). In conclusione, questi dati supportano l’associazione fisiopatologica tra deposizione di α-sinucleina deposizione, degenerazione delle fibre nervose autonomiche e disfunzione autonomica in individui con Parkinson. I risultati di questo studio longitudinale supportano ulteriormente il ruolo della α-synucleina come biomarker in pazienti con malattia di Parkinson.
Categorie