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Neurologia oggi (3)

Sono gli argomenti che introduco oggi quelli che, per me, hanno determinato il consolidamento di una “visione” della neurologia, e della medicina, umana e scientifica al tempo stesso. Un gruppo di studio internazionale affronta a trecentosessanta gradi le problematiche dell’intervento sanitario, ne riconosce le difficoltà, i limiti e propone una metodologia di intervento. Concetti come GBD (Global Burden of Disease) e DALY (Disability Adjusted Life Years) sono fondamentali. Non possono essere trascurati e andrebbero tenuti in considerazione. Sempre. Sia nei piani alti della programmazione sanitaria che nella nostra pratica quotidiana. Ritengo che andrebbero presentati, spiegati e fatti comprendere anche alla popolazione generale. Anche questa è educazione sanitaria.

Dell’importanza dell’epidemiologia nella definizione delle esigenze di programmazione, attuazione e verifica dell’agire neurologico ho già detto nel precedente post sull’argomento.

Si consideri ora che l’applicazione del metodo epidemiologico alle malattie neurologiche ha prodotto uno sforzo internazionale di grandi dimensioni con coinvolgimento degli operatori sanitari.  E’ subito apparso chiaro che vi era sia una scarsità di informazioni circa la prevalenza e la gravità dei disordini neurologici che una mancanza di politiche, programmi e risorse per il loro trattamento e gestione.

Forse il dato più stringente è quello relativo al fatto che le statistiche soffrono di parecchie limitazioni Le informazioni spesso sono parziali e frammentate e, addirittura,  in molti paesi mancano del tutto anche i dati più essenziali (per esempio il numero annuale delle morti per causa specifica).

In un momento in cui le aspettative di servizi medico-sanitari della popolazione sono in crescita ed i fondi sono limitati, tali informazioni sono essenziali per una destinazione razionale delle risorse. In loro assenza una politica sanitaria razionale non può operare il confronto sulla redditività relativa dei diversi interventi.

A tale scopo l’OMS, la banca mondiale e la scuola di sanità pubblica di Harvard da anni stanno conducendo un grande studio in collaborazione, il Global Burden Disease Study (GBD). Gli obiettivi dichiarati di questa iniziativa internazionale:

  • l’inclusione delle condizioni non fatali nelle valutazioni di stato di salute;
  • la produzione di valutazioni e proiezioni obiettive, indipendenti e plausibili della difficoltà legate alle malattie;
  • la misura del disagio delle malattie e delle ferite mettendo a punto un metodo innovativo che possa essere usato anche per valutare la redditività degli interventi, in termini di costo per unità di malattia evitata.

Allo scopo è stato elaborato un indice di misura normalizzato ed ampiamente accettato a livello internazionale: l’anno di vita aggiustato per malattia (DALY Disability-Adjusted Life Year).

L’applicazione del DALY alle malattie neurologiche ha fornito diverse indicazioni che saranno oggetto dei prossimi post.

(fonte: Neurological Disorders. Public health challenges. WHO 2006)

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