Categorie
generale Neurologia

Linee Guida per la Malattia di Parkinson – dopaminoagonisti, pro e contro

Al quesito specifico “quali sono le prove riguardo agli effetti collaterali associati all’utilizzo degli agonisti della dopamina e ergolinici (per esempio bromocriptina, pergolide, lisuride e cabergolina) vs non ergolinici (ropinirolo e pramipexolo) e L-dopa, in pazienti con malattia di Parkinson: a) effetti fibrotici; b) disturbi del controllo degli impulsi; c) disturbi del sonno?” il panel degli esperti risponde che

  • Gli agonisti della dopamina ergolinici non devono essere utilizzati come trattamento di prima linea per la malattia di Parkinson. Il pramipexolo dovrebbe essere impiegato con cautela nei pazienti cardiopatici e in età avanzata. Qualora si utilizzasse un agonista della dopamina ergolinico i pazienti dovrebbero essere sottoposti a: a) monitoraggio ecografico all’inizio della terapia e controlli regolari durante tutto il periodo di trattamento per identificare eventuali anomalie cardiache; b) indagini di laboratorio (per esempio velocità di eritrosedimentazione, creatininemia) e radiologiche (per esempio RX torace) all’inizio della terapia e con regolari follow up per identificare l’eventuale comparsa di fibrosi pleurica, pericardica e retroperitoneale (A).
  • I pazienti devono essere informati della possibilità che gli agonisti della dopamina si associno a disturbi del controllo degli impulsi ed eccessiva sonnolenza diurna e dovrebbero essere informati riguardo le conseguenze per la guida o l’utilizzo di macchinari (A).
  • I pazienti in terapia con L-dopa o apomorfina intermittente devono essere sorvegliati per il rischio di sindrome da disregolazione dopaminergica (GPP).
  • I pazienti in terapia con L-dopa e/o agonisti della dopamina devono essere sorvegliati per il rischio di sindrome da astinenza da dopamina (GPP).
  • Gli operatori sanitari devono informare i pazienti con malattia di Parkinson in trattamento con agonisti della dopamina riguardo i disturbi del controllo degli impulsi e l’eccessiva sonnolenza diurna (GPP).
  • I pazienti con malattia di Parkinson sottoposti e non a trattamento con L-dopa devono essere sorvegliati per il rischio di melanoma (GPP).

Solo qualche anno fa i dopaminoagonisti sembravano essere destinati a sostituire la L-DOPA, colpevole di effetti collaterali che, con il senno di poi, sono per molti aspetti meno importanti di quelli dei DA. Eppure molti di questi erano già noti (sonnolenza, confusione, disturbi gastrici) e i costi economici erano non trascurabili. Successive osservazioni hanno evidenziato come gli ergolinici potevano dare fibrosi delle valvole cardiache (effetto classe specifico, già noto per altri farmaci) e disturbo del controllo degli impulsi con gambling patologico, shopping compulsivo, ipersessualità e parafilie, punding. Gli inevitabili risvolti penali hanno spinto i curanti ad un atteggiamento più prudente, costringendoli a non trascurare gli aspetti comunicativi della prescrizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.