Categorie
Neurologia

La SPECT nella malattia di Parkinson

La valutazione semiquantitativa della SPECT può aiutare nella diagnosi di Parkinson

La diagnosi di Parkinson è ancora principalmente clinica con contributo ancillare delle indagini strumentali. TAC e Risonanza Magnetica sono utili nella diagnostica differenziale. Gli studi di neuroimaging SPECT negli ultimi hanno assunto un ruolo importante nei disturbi del movimento. Specifici radiofarmaci raggiungono particolari aree cerebrali fornendo una più precisa definizione del quadro. Tuttavia la valutazione è ancora soggettiva, visiva, sebbene condotta da osservatori esperti. Gli studiosi sono alla ricerca di un metodo quantitativo, magari automatico, che consenta una maggiore precisione. I problemi nascono quando si cerca di definire un indice sensibile ed attendibile. Sono stati condotti molti studi di confronto tra metodi soggettivi e semiquantitativi che hanno dimostrato come, soprattutto nei casi limiti, i risultati siano controversi se non attendibili. Diventa indispensabile la ricerca di un criterio di valutazione univoco, validato per tutti i centri, con un data base di normali, suddivisi per età. Questo ridurrebbe ulteriormente il margine di soggettività aiutando i metodi semiquantitativi al fine di una maggiore precisione diagnostica.

(dal European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.