Su Jama Psychiatry un articolo (link) che evidenzia come l’imaging del cervello consenta di predire la risposta alla terapia della depressione. In particolare sembra essere coinvolta l’attività colinergica che porterebbe ad elaborare le informazioni più negative. Allo scopo sono stati studiati 21 volontari sani e 15 pazienti con disturbo depressivo maggiore in uno studio controllato, crossover, con scopolamina verso placebo. A tutti è stata praticata una RMN funzionale ad 1, 3 e 5 giorni di infusione del farmaco o del placebo. Il compito consisteva nell’identificazione dell’espressione di facce ed ha evidenziato come la risposta positiva alla scopolamina correli con la maggiore attivazione della corteccia occipitale bilaterale.
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