I grovigli neurofibrillari, composti da aggregati di microtubuli iperfosforilati e da proteina tau, sono una delle caratteristiche patologiche della malattia di Alzheimer. Si ritiene che uno squilibrio dell’attività delle chinasi e delle fosfatasi porti alla fosforilazione anormale di tau e quindi alla sua aggregazione. Per questo motivo sono in fase di studio approcci terapeutici mirati ad inibire la chinasi tau, migliorare l’attività della fosfatasi, promuovere la stabilità dei microtubuli e ridurre la formazione di aggregati tau ovvero migliorarne lo smaltimento. La maggior parte di questi approcci sono ancora in fase di sviluppo preclinico, mentre alcuni hanno superato la fase II.
(fonte Curr Res Alzheimer)