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I processi decisionali nel Parkinson (3/3)

Concludendo il discorso sui processi decisionali in un altro lavoro è stata esaminata la risposta elettrodermica di pazienti con Parinson senza demenza e soggetti sani di controllo mentre venivano testati con l’IGT e la GDT. E’ stato scoperto che i pazienti con malattia di Parkinson sono significativamente compromessi al GDT ma non all’​IGT e che la disabilità nelle funzioni esecutive correla positivamente con le prestazioni ridotte. Alla luce di questi risultati la disfunzione della corteccia dorsolaterale prefrontale sembra verificarsi anche in pazienti con PD senza demenza, e colpisce il processo decisionale con norme esplicite, ma non necessariamente i processi decisionali ambigui. I ricercatori hanno scoperto anche che i pazienti con malattia di Parkinson hanno una risposta elettrodermica più bassa alle perdite, ma non ai guadagni, rispetto ai controlli sani, rivelando che questi pazienti sono insensibili al feedback negativo, che è associato all’attività del circuito limbico che, quindi, può essere risparmiato nei pazienti senza demenza rispetto a coloro che sviluppano la demenza. Nel tentativo di chiarire il contributo del circuito limbico-orbito frontale-striatale e del circuito prefrontale dorsolaterale-striatale nella compromissione dei processi decisionali, sono state valutate le prestazioni al IGT e durante un compito decisionale in condizioni di rischio esplicita in pazienti con malattia di Parkinson con demenza (PDD) e senza demenza. Entrambi i gruppi di pazienti hanno mostrato una compromissione del processo decisionale in condizioni di ambiguità (IGT), ma solo il gruppo con demenza ha fornito scarsi risultati nel compito rischioso. Questa osservazione potrebbe indicare che i cambiamenti patologici evidenti nei pazienti con parkinson e demenza incidono seriamente sia sul sistema limbico che sul dorsolaterale, entrambi coinvolti nel processo decisionale in condizioni di rischio, ma non nel processo decisionale in condizioni di ambiguità. Invece, i pazienti con Parkinson senza demenza potrebbero avere alterazioni patologiche che interessano solo il circuito limbico-orbito frontale-striatale. Sebbene l’attività di questo circuito sia importante per le prestazioni normali all’ IGT le modifiche patologiche di questo circuito potrebbero non necessariamente compromettere le prestazioni dei processi decisionali in condizioni di rischio esplicita. Alla luce dell’eterogeneicità dei modelli di deficit dei processi decisionali sono state valutate le prestazioni all’IGT di pazienti de novo senza demenza, nessuno dei quali aveva ancora ricevuto farmaci dopaminergici, e controlli appaiati. Tra i due gruppo non sono state trovate differenze significative. Dal momento che in questi pazienti i livelli di dopamina non erano stati modificati da farmaci, i ricercatori hanno concluso che il deficit dei processi decisionali nel Parkinson possono essere associati a eccessiva stimolazione dopaminergica dei circuiti orbitali frontostriatali causata dai farmaci dopaminergici.

(Fonte Nature Review Neurology)

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