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Neurologia

E’ vero Alzheimer?

La questione sulla diagnosi di demenza è un argomento di non facile definizione. Solo l’esame autoptico, quando praticato, consente la conferma anatomopatologica di Alzheimer o altro tipo di demenza. Al fine di poter meglio definire in vita il tipo di patologia, e di conseguenza programmare l’intervento più adeguato, le società scientifiche sottopongono a costante revisione critica i criteri diagnostici e spesso si fa ricorso a pannelli di esperti per verificarne la validità. Il problema non è trascurabile ed ha implicazioni notevoli: prognosi, decorso della malattia, opzione terapeutica, management delle problematiche correlate variano molto in relazione allo specifico pattern di malattia. Conoscerne con buona approssimazione gli aspetti principali è fondamentale.

In un recente lavoro pubblicato su Archives of Neurology è stata verificata la correttezza della diagnosi in quarantacinque persone dementi. Due diversi gruppi di esaminatori hanno valutato separatamente i pazienti alla luce dei dati clinici e dell’indagine FDG-PET. La procedura seguita ha consentito di superare alcuni limiti intrinseci di precedenti analoghe indagini ed ha consentito di verificare una buona congruenza della diagnosi sia tra i diversi componenti dei singoli gruppi di valutatori sia tra i gruppi stessi.

Un altro aspetto interessante, sottolineato dagli autori del lavoro, è che per poter beneficiare appieno dei pannelli di consenso è auspicabile la multidisciplinarietà dei valutatori ed avere a disposizione molte notizie sul paziente e la sua storia clinica. Oltre, naturalmente, all’esigenza di avere a disposizione un marker biochimico validato, sensibile e specifico.

Nella pratica quotidiana è difficile realizzare un iter diagnostico siffatto. Di solito è un medico solo che raccoglie ed elabora una diagnosi unitaria. Sarebbe auspicabile, così come in uso per diverse procedure diagnostiche, scale di valutazione e altro, un training preliminare comune ed una verifica periodica programmata sia sui criteri stessi che su singoli casi, in particolare quelli controversi.

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