Categorie
Iphone telemedicina

App medicali: quale utilità?

App medicali

App medicali: pro e contro

C’è fame di informazioni anche su tablet e smartphone e molte app medicali stanno facendo la loro comparsa in rete. Alcune sono strettamente rivolte ad attività professionali, altre informative, altre ancora di autogestione delle proprie malattie, altre infine offrono dei servizi. Tra queste consiglio del medico, app italiana che ha rapidamente scalato le classifiche di vendita sull’Appstore. Accessibile sia dai pazienti che dai medici iscritti è possibile trovare rapidamente una risposta ai propri quesiti. Idea semplice, che trasferisce sugli smartphone, sia in ambiente iOs che Android, quanto oramai è disponibile in rete da anni sotto forma di forum, mailing list e quant’altro il web offre. In particolare l’utente che cerca un consiglio medico attiva, a pagamento, una chat privata con un medico che fa parte di un network di specialisti iscritti. Al termine lascerà un feedback di gradimento sullo specialista. Dal lato medico il professionista, che ha acquistato l’applicazione, deve registrarsi e compilare una scheda di presentazione con informazioni sulle specialità, competenze e attività professionale ed essere disponibile a rispondere alle domande degli utenti o chattare in privato con ciascuno di essi  qualora dovessero chiedere una chat o una chat “urgente”. Il medico riceverà un compenso in relazione alle risposte fornite agli utenti o alle chat realizzate con gli utenti. La home page del servizio (link) recita: “Un servizio semplice e innovativo per decisioni più consapevoli ed informate riguardo la tua salute, ogni giorno”, descrivendo il servizio autorevole, serio, professionale,  comodo e solidale. In maniera corretta ammonisce che l’app non sostituisce la visita medica e che l’interazione da remoto non vuole sostituire la classica modalità di rapporto medico paziente; dichiara di voler implementare il Net Promoter Score, strumento che misura l’efficacia di vendita di un prodotto; aspira ad aiutare il welfare italiano. Il tutto al costo di 3,59 euro a consultazione. Di questi al medico vanno da 0 a 45 centesimi, in relazione al voto ricevuto, al primo che risponde e 70 centesimo a chi acquisisce il punteggio più grande. In caso di chat il compenso va da 0 a 65 centesimi, sempre in relazione al voto ed una quota variabile tra 0 e 85 centesimi in relazione alla rapidità di accettazione ed all’orario della richiesta. Non disponendo di dati ufficiali circa l’utilizzo del servizio non si può giudicare la bontà dell’iniziativa sebbene qualche perplessità derivi dal sistema di tariffazione: perchè mai una persona dovrebbe pagare un servizio che può ottenere gratis su siti già consolidati? perchè mai un professionista dovrebbe essere full time impegnato per rispondere a quesiti o attivare una chat per un importo minimo, a volte a gratis, assumendosi comunque delle responsabilità in un settore ancora non regolamentato e magari interferendo con la sua abituale attività lavorativa o con i fisiologici momenti di riposo ?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.